venerdì 15 luglio 2011

Viral marketing


L'altro giorno, al cinema, è passata una pubblicità che ha attirato non poco la mia attenzione. Nello spot, che ho pubblicato qua sopra, si invita la gente a presentarsi come candidati per "impianto di ricordi indimenticabili". Inizialmente ho pensato che fosse uno dei soliti film di fantascienza, che scava nei meandri della mente e dei sogni ( vedi Vanilla Sky, o il più recente Inception). Il video continuava con slogan del tipo " quando tornerai sarai la stessa persona, ma sarai cambiato per sempre". Conclusa la pubblicità mi aspettavo il titolo del film e invece, con mia sorpresa, una voce invita ad andare su Atrapalo.it, dove cercano "volontari per test rivoluzionario". Siamo davvero arrivati a questo, mi sono chiesto? Un po' scettico, ed un po' incuriosito dalla notizia mi sono informato per bene su internet e ho scoperto che Atrapalo non è altro che un'agenzia di viaggi online. La pubblicità non è altro che un caso di Viral Marketing, ossia  un tipo di marketing non convenzionale che sfrutta la capacità comunicativa di pochi soggetti interessati per trasmettere il messaggio ad un numero elevato di utenti finali (Wikipedia). La modalità di diffusione del messaggio segue un profilo tipico che presenta un andamento esponenziale. Insomma una trovata pubblicitaria, ben ideata, per far diffondere il più possibile il nome dell'azienda, andando a stimolare la curiosità della gente. Devo dire che in effetti anche io, ben lontano dall'idea di farmi impiantare ricordi nella mente, sono stato colpito dalla pubblicità e in seguito, sono andato a ricercare Atrapalo. L'azienda ha quindi raggiunto, nel mio caso ma credo anche in molti altri, l'obiettivo che si era prefissata: adesso infatti io so che cosa è Atrapalo e so che cosa fa. Non è detto che lo userò mai, ma già il fatto che so che esista è qualcosa. Con un tipo di pubblicità più convenzionale la pubblicità avrebbe avuto lo stesso effetto?

4 commenti:

  1. Interessantissimo! E hai proprio ragione: il video ti rimane impresso. È la curiosità a funzionare da motore per spingerti a indagare e scoprire di che cosa si tratti. Un meme il viral marketing? Non saprei. Forse lo diventa nel momento in cui, carico di interesse e di suspence (forse anche un po' di inquietudine) arrivi al termine dello spot "aspettando" qualcosa, una conclusione o, come giustamente dicevi tu, il titolo di un film. Ad attenderti c'è invece il nome dell'agenzia viaggi che, un po' per la voce suadente del doppiatore, un po' per il "canale" mentale che hai tenuto aperto al termine dello spot, ti rimane impresso. È forse qui il meme: un nome nuovo a cui non associ immediatamente un'informazione precisa, ma ti rimane nella mente proprio per il senso di mistero che lo circonda.
    Non conoscevo questo significato di "viral marketing", è sicuramente molto suggestionante.

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  2. Sì, nemmeno io lo conoscevo fino ad una settimana fa, però appunto quella pubblicità mi è rimasta impresso. E leggendo il tuo post, riguardo ai meme che si diffondono come dei virus mi è subito balzato in testa il viral marketing!

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  3. E' bello vedere come argomenti diversi si possono intrecciare sui blog:)

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  4. Si hai proprio ragione! Anche da punti di vista diversi :-)

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