lunedì 25 luglio 2011

Pubmed

Prima o poi, nel nostro corso di studi, avremmo avuto necessariamente bisogno di imparare ad utilizzare Pubmed, il database bibliografico contenente informazioni sulla letteratura scientifica biomedica, tanto meglio quindi, aver avuto già adesso un'ottima infarinatura con questo assigment. Pubmed è uno strumento potentissimo di condivisione. In esso possiamo trovare migliaia di articoli che vertono su un argomento che ci interessa a noi e grazie ai filtri (limits) che possiamo imporre alla ricerca, siamo in grado di trovare i testi che più attirano la nostra attenzione o che si avvicinano di più a ciò che noi stiamo cercando. Diventa molto importante quindi saper ricercare bene, saper "mettere i giusti limiti" alla nostra ricerca. In questo senso Pubmed è molto facile da usare visti i cosiddetti "limits", ben organizzati e facili da usare per una più efficiente ricerca, mediante le dovute cernite.
Quando poi siamo arrivati ad un numero abbastanza ristretto di articoli, allora li possiamo spulciare uno ad uno, tramite gli abstract, una sorta di sommario del documento che racchiude tutte le informazioni necessarie, per vedere quale sia il più adatto alle nostre esigenze. Tuttavia una volta trovato ciò che si cercava, non è detto che questo possa essere subito visualizzato: alla maggior parte dei testi infatti, si può accedere solo se si è sottoscritto un abbonamento alla rivista che lo ha pubblicato. Da questo punto di vista il servizio pubblico ci viene incontro, poiché l' Università tutti gli anni si abbona alle riviste di Pubmed per permettere a studenti e docenti di accedere a tutti i contenuti. Alcuni testi invece sono accessibili a tutti i visitatori poiché in questo caso le riviste che pubblicano i suddetti articoli seguono una linea politica ben diversa, quella dell' Open Access. La conoscenza scientifica che deve essere concessa a tutti, lo spirito di condivisione che ne fa da padrone, nella speranza di poter dare un aiuto al progresso comune. Così come Wikipedia o Medwiki, che vanno utilizzati con la giusta cautela, ma che danno un grande contributo alla diffusione del sapere senza barriere.
Un' ultima considerazione voglio farla sui video tutorial come quelli che abbiamo seguito per questo assigment.  Quello che mi ha fatto pensare è che a svolgere questo compito ci ho messo certamente più tempo rispetto a quanto ne ho speso per l'assigment 3, di cui tutti un po' avevamo paura poiché prevedeva la lettura di un testo di 60 pagine. Tuttavia mi è restato meno pesante da svolgere, proprio grazie ai video tutorial, che permettono con facilità, seguendo pedissequamente il filmato, di imparare nuove cose, di orientarsi in ambienti non conosciuti per poi tornarci con tutto un altro approccio, così come è stato per Pubmed.

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