mercoledì 20 luglio 2011

In campo come nella vita

 "In campo come nella vita". Lo diceva Nereo Rocco, storico allenatore degli anni '60 '70. E' una frase che mi è sempre rimbalzata in testa quando gioco a calcio e l'ho sempre trovata azzeccata. I comportamenti, il carattere, il modo di essere si riflettono sul campo da gioco, ognuno ha degli atteggiamenti che rispecchiano la sua identità. Lo stesso stato d'animo di una persona può condizionare il modo in cui gioca, in cui si presenta in campo. C'è chi invece afferma che il campo "trasforma" i giocatori. Magari un ragazzo apparentemente tranquillo in campo diventa grintoso, urla, si arrabbia. Io non credo che sia così. Penso invece che il campo tira fuori degli aspetti di una persona che magari non sempre sono evidenti, ma che comunque fanno parte di quella persona. Capita spesso anche a me, me lo dicono in molti. Ma è proprio questo il bello del calcio (il calcio, come può essere qualsiasi altro sport), è anch'esso una forma di espressione, di liberazione. Ma ne sono sempre più convinto in campo ci si comporta come nella vita reale. Ne ho avuto la conferma tempo fa, quando un mio amico, che, nonostante non abbia mai praticato il calcio come sport, se la sapeva comunque cavare bene sui campi da calcetto, era il goleador, la punta che segnava sempre 2 o 3 goal a partita. Per un periodo della sua vita non è stato bene (non dal punto di vista fisico), e non era più l'amico che ho sempre conosciuto. Così anche quando giocava. Non riusciva a fare goal, a stoppare un pallone, non riusciva a fare quello che sapeva fare. Così come nella vita. Per fortuna, dopo qualche tempo, è riuscito a riprendersi ed è tornato quello di un tempo. La prima partita dopo il rientro ha segnato una tripletta. E io, contento come mai, ripensavo a quelle parole: in campo come nella vita.

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