mercoledì 13 luglio 2011

Donazione del midollo osseo



"La vita ci è stata data in dono e noi la meritiamo donandola..." 

Scrivo questo post per cercare di sfatare la paura sulla donazione del midollo, sperando così di coinvolgere la maggior parte di persone in questo progetto, o perlomeno, cercare di dare maggiore informazioni in materia.
 La prima cosa che viene quando si parla di "donazione del midollo" è sicuramente il " punturone" col quale avviene il prelievo di cellule staminali. Beh, questo metodo, seppur tutt'ora esistente, è certamente superato! Ma guardiamo un po' di cosa stiamo parlando, anche  dal punto di vista medico, visto che a noi studenti di Medicina dovrebbe certamente interessare.
Il midollo osseo è contenuto nelle cavità delle ossa e, come molti sapranno, è la sede di produzione delle cellule staminali emopoietiche (CSE), cellule che, maturando, possono dare origine ad eritrociti, leucociti e piastrine. La peculiarità delle CSE è che hanno la capacità di autoreplicarsi cosicché il loro numero resta invariato durante tutta la vita, anche se dovessero essere in parte prelevate.
Perché donare: Alcune malattie del sangue, fra cui forme gravi di  leucemie ed anemie e malattie genetiche, possono trovare nel trapianto di cellule staminali una possibilità di guarigione. Si stima che solo in Italia circa un migliaio di persone ogni anno, di cui quasi la metà bambini, potrebbero trovare beneficio in questo tipo di intervento, al quale, in molti casi, non vi è alternativa per vivere.
I donatori: per diventare donatore di midollo bisogna avere compiuto 18 anni ed avere un peso corporeo superiore ai 50 Kg. Il donatore, chiaramente, non deve essere affetto da malattie del sangue o altre malattie infettive (AIDS, epatite, ecc.).
Ma cosa vuol dire essere donatori di midollo osseo? La stragrande maggioranza dei donatori di midollo osseo, non arriva mai ad effettuare la donazione vera e propria. Questo perché la compatibilità tra estranei, per la donazione del midollo e di 1 a 100.000. Diventare donatori significa semplicemente sottoporsi ad un colloquio informativo seguito da un semplice prelievo del sangue, necessario per la tipizzazione.
Quindi si firma un consenso informato e si aderisce al Registro Italiano Donatori Midollo Osseo. I risultati della tipizzazione vengono inseriti in un archivio collegato a Registri Internazionali, e solo nel raro caso in cui, in tutto il mondo, vi sarà un caso di compatibilità con una persona malata allora il donatore verrà chiamato ad effettuare ulteriori esami più approfonditi  (che prevedono sempre prelievo sanguigno) e quindi alla donazione vera e propria. In ogni momento il potenziale donatore può ritirare la propria disponibilità, ma si può ben immaginare le conseguenze del suo gesto per il paziente in attesa di trapianto. ( Quindi non è una scelta da prendere alla leggera se si vuole diventare donatori, ma bisogna essere fermamente convinti ).
Il prelievo di cellule emopoietiche può avvenire in 2 modi
o con prelievo del midollo osseo dalle ossa del bacino in anestesia totale o epidurale (circa 45 minuti);
o con prelievo di cellule staminali da sangue periferico. In questo caso il donatore deve assumere (tramite iniezioni sottocutanee) per 3 o 4 giorni un farmaco, detto , "fattore di crescita", che rende più rapida la crescita delle cellule staminali e il loro passaggio dalle ossa al sangue periferico; il prelievo avviene in aferesi, cioè impiegando separatori cellulari che isolano la componente utile al trapianto, mentre il resto del sangue viene reinfuso.
Dopo la donazione generalmente il paziente avverte dolore nella zona del prelievo, che, però, tende a ridursi e a sparire completamente in pochi giorni. Dopo 2 settimane il midollo osseo del donatore si ricostituisce e l'organismo del soggetto non rischia alcuna carenza od anomalia.
Nel caso si opti per la donazione con prelievo di sangue periferico i possibili fastidi sono connessi all'assunzione del farmaco e  possono essere febbricola, cefalea, dolori ossei, senso di affaticamento, ma essi generalmente, scompaiono rapidamente.
Tuttavia il metodo del "punturone" è ormai desueto, anche se comunque il donatore è libero di scegliere tra le due possibilità di prelievo.

E' quindi importante tenere presente che si potrà diventare effettivamente donatori soltanto nel raro caso di compatibilità con un malato, non si sa né quando, né dove, né per chi, ma essendo molto rara la compatibilità tra estranei (1 su 100.000) diventa molto importante avere un alto numero di potenziali donatori.


Personalmente sono diventato donatore di midollo a Gennaio, e anche io prima di essere ben informato, ero restio ed avevo paura di questo tipo di donazione. Ma adesso sono più che convinto della mia decisione e spero con questo post di far cambiare idea a molte persone. Certamente, come già detto, dev'essere una scelta che si fa con la massima convinzione e consapevolezza, e si dev'essere felici di tale decisione.

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